Convinzioni o credenze?
- Nicola pecere
- 3 nov 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Un caposaldo della Pnl sono le convinzioni.
Infatti, per avere successo nello sport e nella vita, è necessario di disporre di una serie di convinzioni vincenti ed esclusive.
Una credenza si può definire come una sensazione di certezza nei confronti di una idea, di un fatto, di una persona, ecc.
Moltissimi pensano che le convinzioni siano del tutte inconsce. Ovvero, viviamo una esperienza, ed entriamo automaticamente nello stato mentale corrispondente.
Non è, in realtà, così.
Le convinzioni si possono scegliere volontariamente. Il segreto per avere successo nello sport e nella vita, è quello di adottare le più utili, che ci consentano di conseguire i nostri obiettivi, eliminando, invece, le credenze limitanti, le quali ci fanno vivere la nostra esistenza come se avessimo il freno a mano in tensione.
Questo è un passaggio cruciale, in grado di garantire il successo personale in ogni settore della vita.
Ma vediamo quali credenze adottare.
1)tutto quello che succede ha una ragione ed uno scopo ben preciso, per cui posso servirmi di tutto quello che accade, per trarne un vantaggio , pari o superiore all’accaduto.
Indipendentemente dai colpi negativi della vita, posso utilizzare a mio favore quello che succede.
Le persone che hanno successo, posseggono la capacità di focalizzare la propria attenzione su ciò che è possibile in ogni situazione, ed intravedono solo i risultati positivi che possono derivarne.
Soffermatevi per un attimo a valutare le vostre convinzioni.
Davanti ad una nuova esperienza, cosa intravvedete?
Vi aspettate che le cose funzioni bene o male?
Che cosa valutate in una situazione, le potenzialità, i limiti o gli ostacoli ?
2)Non esiste il fallimento, ma solo i risultati.
La parola fallimento non fa parte della concezione mentale e del vocabolario dei vincenti.
Le persone che hanno successo, non sono quelle che non falliscono mai. Sono quelle che imparano una dura lezione da quanto è accaduto.
Una delle paure più grandi degli esseri umani è la paura del fallimento.
Questi individui producono anticipatamente films mentali di tutto quello che non potrebbe funzionare. Ed è proprio questo che impedisce loro di intraprendere le azioni giuste in grado di portarli al risultato agognato.
I campioni, ad esempio, non attribuiscono emozioni negative a ciò che non funziona.
Credere nel fallimento è una maniera di avvelenarsi l’esistenza.
Una domanda assi interessante è la seguente: cosa fareste se foste sicuri di non fallire?
Naturalmente, adottereste delle azioni e dei comportamenti in grado di farvi ottenere il risultato voluto.
Non è questa la maniera di crescere come esseri umani?
3)Qualunque cosa accada, la responsabilità è vostra.
I leader hanno la convinzione che tutto quello che accade, nel bene o nel male, è una loro creazione. Essi sono in grado di costruire il mondo che desiderano.
Qualsiasi cosa vi succeda, di buono o di cattivo, la responsabilità è solo vostra. Se non l’avete causata con delle azioni fisiche, l’avete causata con il pensiero, o con la sola vostra intenzione, anche se questa era straordinariamente positiva.
Avete mai provato a comprendere il problema di un altro e quello vi ha ”mandato a stendere?”
Il fatto è che la vostra comunicazione può aver messo in moto un certo meccanismo al di fuori della intenzione. Se invece di irrigidirci e di rispondere per le rime, cambiamo la nostra comunicazione (mutando il volume e il tono della voce, la mimica facciale, ecc), si ha la grande opportunità di controllare e mutare il risultato di quella comunicazione.
Il vostro interlocutore, allora, partirà da una posizione di forza e non più di debolezza, e si calmerà.
4)I leader sanno che non possono conoscere tutto di un problema o di una situazione, per cui hanno la capacità di fissare la propria attenzione su quello che serve, trascurando quello che è inutile.
5)La gente è la massima risorsa.
I leader hanno grande rispetto per la dignità della gente. Chi lavora con loro viene considerato fondamentale e non un semplice dipendente.
6)Il Lavoro è un gioco.
Se riusciremo a mettere nel lavoro la stessa gioiosità che adoperiamo nel gioco, si aprirebbe la possibilità di ottenere dei lavori migliori. Se invece considerate il lavoro solo come fatica, non otterrete nulla.
7)Non c’è successo duraturo senza impegno. Non si ottengono grandi risultati senza grande dedizione. Se date una occhiata agli individui realizzatesi in qualunque campo, constaterete che non sempre sono migliori o più intelligenti degli altri. Essi sono in grado di fornire, però, un grande e continuativo impegno.
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